Quando nel 1981 ci fu il famoso Referendum sull'aborto, io avevo 7 anni. Ma la campagna referendaria la feci lo stesso, assieme a mia madre. Ogni pomeriggio andavamo porta a porta, senza filtri, senza presentazioni previe. E mia madre parlava con le donne di casa e io ascoltavo. Mi racconta sempre che alla fine ero perfettamente in grado di affrontare da sola l'argomento. Io ne ho ricordi confusi e vaghi... più che altro ricordo il mio stupore, misto a quello che credo fosse imbarazzo: perchè andare a bussare a casa di sconosciute?
Oggi è un ricordo di cui vado molto orgogliosa, perchè ha sicuramente contribuito a rendermi la donna che sono. Ci ho pensato subito, mentre leggevo quest'articolo e mi chiedevo quando abbiamo dimenticato che niente è dato per sempre, se non lo si tutela e difende. E a come questo tema ci tocchi, tutte, nessuna esclusa.
Sono perfettamente consapevole che questa legge (così come quella sulla fecondazione artificale) tocca un tema delicato, con cui ognuna di noi si è personalmente e intimamente misurata. Intimamente, appunto, perchè tutte, non importa la scelta finale, sappiamo istintivamente che non permetteremmo a nessuno di decidere per conto nostro, non su questo tema.
So di esporre questo blog al rischio di commenti meno allegri e condivisi/convisibili del solito, ma oggi non ho più sette anni e non mi vergogno di bussare a casa delle sconosciute, non quando è così incredibilmente importante.
"Buongiorno, vorrei parlarle della legge 194. Sa che non è obbligata ad andare dal suo medico di base, se vuole che le prescrivano un contraccettivo? Sa che esistono consultori, su tutto il territorio, che sono gratuiti, e la sua privacy sarà totalmente garantita, dove troverà ginecologi e psicologi e assitenti sociali? Vuole che le dica qual è il più vicino a casa sua??"
Bravissima! Credo che ogni donna abbia il diritto di decidere di se stessa e del suo corpo, a prescindere da quale sarà poi questa decisione...
RispondiEliminasave 194 e l'autodeterminazione delle donne
RispondiEliminadi madre in figlia,di generazione in generazione ;occorrono denti stretti e pugni ben chiusi per non perdere in un attimo ciò che è costato tanto...e mia figlia mi fa ben sperare....
io sono mia....
Sei una grande donna, perché alle spalle ne hai una fantastica: tua madre!
RispondiElimina<3
RispondiEliminaIo sono pienamente d'accordo con te.
RispondiEliminaBrava Hermosa!!
RispondiEliminaOk, a casa vostra entrerei senza problemi:)
RispondiEliminap.s. ovviamente, rosarita è mia madre:D
Quanto sono vere le parole di tua mamma, me le scrivo..
RispondiEliminaGrazie per questi post che ci fanno riflettere.
Grazie a te, per leggerle:)
EliminaStima assoluta per tua madre e per te, per aver trattato di tale argomento. Privare noi donne della possibilità di scegliere liberamente non è per niente accettabile!
RispondiEliminaLa 194 non si tocca.
Temevo commenti e critiche. Come sempre, mi stupite per quanto siete splendide:)
EliminaA casa mia sfonderesti una porta aperta Hermosa mia :)
RispondiEliminaAllora porto le pastarelle!!!
Eliminahermosa chissà se da piccole abbiamo giocato insieme nelle sale di spazio donna! mia madre mi portava spesso alle riunioni..io di anni ne avevo 5 :)
RispondiEliminaUh..che cosa carina pensare che siamo state compagnelle di giochi:)
Eliminadimenticavo! ho letto un altro articolo tempo fa sulla 194, nessun primario di ginecologia in italia è un non obiettore: in pratica se vuoi fare carriera devi diventare obiettore.
EliminaIo lo trovo un bel post se non ci pensiamo noi donne a noi stesse chi ci pensa a noi? Dobbiamo prenderci cura sempre di noi stesse!!!un bacio http://elinelpaesedellemeraviglie.blogspot.it/
RispondiEliminaIo lo dico sempre: se non ci penso io a me, chi ci pensa???:D
EliminaCome sono infinitamente d'accordo con te!!!!
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